Su un isolotto, oggi collegato alla terra ferma, sorgeva la chiesa duecentesca di Sant'Antonio al Mare, distrutta nel corso del XVI sec. Sulle rovine della chiesa, fu costruito tra il 1830 e il 1832 il lazzaretto, dove gli equipaggi di barche, sospettate di portare epidemie, erano trattenuti per la quarantena. L'edificio, che si presenta come una grande esedra, cessò la sua attività di lazzaretto nel1885 ed ospita oggi la sezione locale della Lega Navale Italiana. Da qui si parte per escursioni e visite all'isola ed al castello della Colombaia.