Ha origini trecentesche ma l'assetto attuale è frutto di una ricostruzione, avvenuta nel 1669, ad opera dei famosi architetti Angelo Italia e Giuseppe Diamante, mentre la facciata neoclassicheggiante è del 1786. Delle preesistenti strutture rimangono l'interessante cappella gotica della Santa Spina (1430) e l'elegante portaletto del campanile (1499) attribuito a Bartolomeo Berrettaro.Illustri artisti nel corso dei secoli impreziosirono il solenne interno a tre navate divise da due file di colonne in marmo rosso locale: da Antonello e Giacomo Gagini a Guglielmo Borremans.Da notare il trittico marmoreo della Madonna tra i santi Filippo e Giacomo, squisita opera di Antonello Gagini (1519). Nell'attiguo museo di arte sacra si conservano pregevoli opere, tra cui una croce dipinta del XIV secolo.